Razionale
L’insorgenza di iperkaliemia è uno dei principali fattori limitanti per l'impiego delle terapie convenzionali (RAASi/ARNi) in grado di ridurre la mortalità e migliorare la prognosi dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.
Il meccanismo d’azione di questi farmaci può infatti causare un incremento delle concentrazioni seriche di potassio, esponendo il paziente a possibili effetti avversi tra cui l'alterazione del ritmo cardiaco, con la comparsa di aritmie che possono risultare fatali. La comparsa dell’iperkaliemia può inoltre costringere il medico a ridurre il dosaggio dei RAASi/ARNi, riducendone di fatto i benefici per il paziente con scompenso.
Nell’Agosto 2021 sono uscite le nuove Linee Guida della Società Europea di Cardiologia (ESC) per la diagnosi e il trattamento dello scompenso cardiaco.
Una delle novità apportate dalle nuove Linee Guida è senz’altro l’inserimento di sezioni speciali in cui vengono affrontate le comorbilità non CV tra cui l’iperkaliemia.
Di fondamentale importanza è senz’altro l’accesso alle nuove strategie terapeutiche per la gestione dell’iperkaliemia che, nello scompenso cardiaco, potrebbero consentire di gestire questa condizione portando una più efficace ottimizzazione della terapia con inibitori del RAAS o con ARNi.